Come passare il ponte di Ognissanti: se volete stare lontano dalla folla dovete visitare le piramidi di Segonzano, un luogo bellissimo immerso nella natura.
Il 1 novembre si celebra la festa di Ognissanti; si tratta di una festività religiosa cristiana dedicata a tutti i santi. In Italia è un giorno festivo nazionale, considerato non lavorativo, anche se non lo è per tutti. Sono tantissimi coloro che devono lavorare anche in questo giorno, nonostante sia colorato in rosso sul calendario. Chi, invece, ha la possibilità di stare a casa, può passarlo come meglio preferisce, magari riposando o fuori.

Quest’anno cade nel fine settimana, quindi chi ha la possibilità può concedersi più giorni di riposo. È il momento perfetto per ritagliarsi una pausa lontano dal caos della città e lontano dalle solite abitudini. Visto che il tempo ancora mantiene e le temperature non sono così alte, questa festa può rappresentare una fuga d’autunno. Se volete evitare l’eccessivo turismo vi consigliamo una meta particolare e bellissima, le piramidi di Segonzano.
Piramidi di Segonzano, dove si trovano: puoi passare qui il ponte di Ognissanti
Il ponte di Ognissanti quest’anno cade nel weekend, quindi chi ne ha la possibilità, può passare due giorni in un posto tranquillo o fare una lunga passeggiata. Sono tanti i luoghi da visitare, come le grandi città o le città d’arte, ma se volete vivere dei momenti in pace, con voi stessi o con la vostra famiglia, vi consigliamo di andare a vedere le Piramidi di Segonzano. Si trovano in Trentino -Alto Adige, precisamente a Val di Cembra.

Sono pinnacoli che si elevano verso il cielo, alti fino a 20 metri, creati dalla natura. Pare che siano stati formati circa 50 mila anni fa e che siano venuti fuori in seguito all’erosione dei ghiacciai dell’Alviso. Poi l’acqua ha fatto la sua parte, dando vita a queste formazioni particolari, oggi appunto note come piramidi. Queste non sono tutte uguali, ma alcune hanno la punta, mentre altre la cresta.
Inoltre è un luogo che si intreccia con la storia antica, dato che si dice che questa zona fosse abitata già dal Neolitico. Per arrivare sul posto bisogna attraversare dei sentieri di diversa lunghezza: il più breve copre una distanza di 1,7 chilometri, ma c’è anche un percorso che si articola su 3, 9 chilometri e altri ancora più lunghi. Per visitare questa zona, in genere da aprile a settembre è a pagamento, mentre negli altri mesi la visita è libera e gratuita.