Riforma Isee, il piano del Governo: come potrebbero cambiare i bonus

È in fase di studio una riforma dell’Isee che andrebbe a modificare i criteri di calcolo dell’indicatore economico: tutto quello che c’è da sapere.

Da alcune settimane il Governo Meloni sta lavorando sulla prossima Legge di Bilancio che dovrà essere approvata entro la fine dell’anno. Tra gli interventi al vaglio dell’esecutivo anche una modifica dell’attuali disposizioni sull’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).

Donna compila documenti
Riforma Isee, il piano del Governo: come potrebbero cambiare i bonus (Montecampioneskiarea.it)

Secondo quanto emerge al momento, il Governo starebbe riflettendo su alcune modifiche che renderebbero lo strumento utilizzato per richiedere bonus ed agevolazioni più equo con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni negli aiuti rivolti alle famiglie. Le proposte in merito ad oggi sono diverse e si cercherà di trovare la soluzione ideale prima dell’approvazione definitiva della Manovra 2026.

Riforma Isee, come potrebbe cambiare la normativa: le ipotesi al vaglio del Governo

Una riforma dell’Isee per rendere lo strumento più equo. Questo è uno dei diversi punti che potrebbe trovare spazio all’interno del testo della Legge di Bilancio 2026, su cui sta lavorando al momento il Governo Meloni.

Donna compila documenti
Riforma Isee, come potrebbe cambiare la normativa: le ipotesi al vaglio del Governo (Montecampioneskiarea.it)

Non è ancora chiaro quali saranno gli interventi approvati, ma le ipotesi sono diverse. Uno dei punti chiave della riforma sarebbe quello di eliminare totalmente dal calcolo la prima casa, il cui valore ad oggi viene conteggiato non interamente, ma tenendo conto di alcuni parametri. Il calcolo attuale, secondo la proposta della Lega, rimarrebbe in vigore solo per la seconda casa e gli altri eventuali immobili.

L’altra novità in fase di valutazione è quella di modificare i criteri per l’accesso ai bonus con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni o esclusioni, nonostante il reddito dei richiedenti sia basso. Al momento, difatti, alcune agevolazioni incidono sulla situazione economica delle famiglie che rimangono esclusi da alcuni aiuti. Si stanno valutando soluzioni come il bonus mamme: il contributo, che permetterà alle lavoratrici madri con un Isee sotto la soglia dei 40mila euro di avere 480 euro in più in busta paga, non andrà ad incidere sull’importo dell’Assegno Unico Universale, così come accade già con il bonus asilo nido e il bonus nuove nascite.

Quello attualmente all’esame dell’esecutivo sarebbe il secondo intervento in pochi mesi riguardante l’Isee. Nei mesi scorsi, difatti, è stato approvato un decreto che ha modificato i criteri di calcolo eliminando i titoli di Stato, i buoni fruttiferi e di altri strumenti equivalenti sino ad un valore massimo di 50mila euro. Questa decisione ha permesso a numerose famiglie di abbassare il proprio Isee potendo accedere ad alcune agevolazioni o, in altri casi, di ricevere importi superiori per i contributi già percepiti.

Gestione cookie