È arrivata la neve in anticipo, anche a bassa quota: ecco dove la puoi trovare

La neve è caduta prima del previsto, sorprendendo anche le zone a bassa quota: scopri le località italiane dove già puoi goderti un paesaggio invernale mozzafiato senza salire troppo in montagna.

L’arrivo precoce della neve ha sorpreso molti, portando un’atmosfera invernale sulle Alpi con diverse settimane d’anticipo.

Termometro nella neve
È arrivata la neve in anticipo, anche a bassa quota: ecco dove la puoi trovare (montecampioneskiarea.it)

Questo fenomeno è stato causato da una perturbazione atlantica veloce, alimentata da aria fredda di origine nord-atlantica, che ha abbassato notevolmente le temperature e il limite delle nevicate, raggiungendo i 1500 metri in alcune zone alpine.

Durante i rovesci più intensi, la neve ha raggiunto quote ancora più basse, creando scenari incantevoli e inaspettati per il periodo.

Abbondanti accumuli di neve a bassa quota in Italia

La Valle d’Aosta e l’area circostante il Monte Bianco hanno registrato gli accumuli più significativi. Oltre i 2500 metri, si sono stimati tra i 30 e i 40 centimetri di neve fresca, con quantità maggiori dovute agli accumuli eolici. Queste condizioni hanno creato paesaggi mozzafiato, ma anche situazioni di potenziale pericolo per chi si avventura fuori dalle piste battute.

uomo sulla neve
Abbondanti accumuli di neve a bassa quota in Italia (montecampioneskiarea.it)

Anche il Piemonte ha accolto il ritorno della neve, con località come Claviere e Sestriere che hanno visto le prime imbiancate stagionali. Il limite della neve ha toccato i 1500 metri in alcuni momenti, soprattutto durante i rovesci più intensi, con accumuli più consistenti oltre i 1800-2000 metri.

In Lombardia, il Passo dello Stelvio ha registrato circa 10 centimetri di neve fresca, evidenziando l’arrivo dell’aria fredda. La quota neve si è abbassata temporaneamente fino a 1500 metri nelle zone di confine con l’Alto Adige, senza però portare accumuli significativi sotto i 1800-2000 metri.

Il Friuli Venezia Giulia, in particolare l’area attorno al Monte Lussari, ha offerto scenari da cartolina con le prime nevicate che hanno imbiancato cime e boschi, attirando l’attenzione di escursionisti e fotografi. La neve ha trovato terreno fertile soprattutto su prati e superfici fredde, mentre i versanti esposti al sole hanno assistito a una parziale fusione.

Per chi è alla ricerca della neve già da questo weekend, ecco alcune indicazioni: in Valle d’Aosta, i versanti del Monte Bianco e le vallate di confine offrono neve continua e consistente oltre i 2200-2400 metri. Nel Piemonte, l’Alta Val di Susa e le Alpi Cozie e Graie promettono un manto nevoso apprezzabile sopra i 2000-2200 metri.

La Lombardia vanta neve uniforme sui 2500-2800 metri al Passo dello Stelvio, mentre il Friuli Venezia Giulia offre spolverate scenografiche a partire dai 1700-1800 metri.

Con le temperature che restano basse in quota e una ventilazione che può risultare intensa, è fondamentale attrezzarsi adeguatamente. Calzature con buona aderenza, ramponcini leggeri e abbigliamento a strati sono essenziali per affrontare i sentieri che possono presentare tratti ghiacciati. È importante anche prestare attenzione agli accumuli eolici e alle discontinuità del manto nevoso.

Chi si dirige verso passi e località d’altura dovrebbe sempre verificare l’apertura delle strade e le condizioni meteo in tempo reale, non trascurando l’equipaggiamento invernale. Questa nuova ondata di neve porta con sé l’atmosfera e le prime emozioni invernali, invitando a un riscoperto autunno alpino vissuto con prudenza e rispetto per l’ambiente.

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