Un’esperienza da non perdere sul lago di Garda: natura, storia e cultura si intrecciano

Può sembrare un semplice percorso, ma chi l’ha fatto sa come è impossibile non rimanere ammaliati in ogni angolo: qualcuno diche che ti cambia la vita.

Non servono parole grosse per raccontarlo. È un giro che parte e finisce nello stesso punto, ma nel mezzo – senza che te ne accorgi – succede qualcosa. Niente di eclatante, niente effetti speciali, ma all’improvviso ti accorgi che ti trovi nel mezzo di un’esperienza unica. Cammini, sali, ti fermi, guardi giù verso il lago. Piano piano, ti cambia il ritmo. Non il passo: proprio il ritmo con cui ti stai dentro.

Lago di Garda
Un’esperienza da non perdere sul lago di Garda: natura, storia e cultura si intrecciano (credit: @tignale_turismo) – montecampioneskiarea.it

Sarà per la luce, per il silenzio, per il fatto che certi luoghi sembrano fermi nel tempo. O magari per quella sensazione strana che ti prende quando passi davanti a un vecchio eremo, a una limonaia ancora attiva, a una cappella che non si regge in piedi ma qualcuno la tiene viva con un fiore fresco.

L’esperienza di cui vi vogliamo parlare sul Lago di Garda non è difficile da spiegare. Ma non è nemmeno facile da rendere a parole. Perché questa è la sensazione che si prova quando si finisce sul Garda, senza sapere che intorno ad esso c’è molto di più di un lago: un vero e proprio itinerario fatto di scoperta e bellezza, dove non ci si può annoiare, ma solo stupire passo dopo passo. Cosa c’è di tanto bello?

L’esperienza da vivere sul Lago di Garda

Siamo partiti dal Lago di Garda, quello ‘di sotto, tra bar e traffico – molto. Ma bastano poche curve per salire verso un altro mondo. La strada per Tignale si stringe tra tornanti e boschi, e più sali, più il lago si apre sotto di te. A un certo punto ci siamo fermati in uno slargo. Solo silenzio, ulivi e qualche casa sparsa. Ancora prima di iniziare a camminare, qualcosa era già cambiato.

Santuario di Montecastello sopra al Lago di Garda
L’esperienza da vivere sul Lago di Garda (credit: @tignale_turismo) – montecampioneskiarea.it

Abbiamo lasciato l’auto vicino al municipio. Nessuna folla. Da lì parte il sentiero: mulattiera semplice tra muretti a secco e terrazze coltivate, con scorci sul lago che ti fanno rallentare. La prima tappa è il Santuario di Montecastello, incastonato nella roccia. Dentro, silenzio e affreschi sbiaditi. Poi si prosegue verso l’Eremo di San Giorgio, nascosto nel bosco. Più avanti si apre la vista sulla Limonaia di Prà de la Fam, ancora attiva, vera, vissuta.

Si passa accanto a due piccole chiese di campagna, San Rocco e San Pietro. Ma il tratto che resta è quello finale: il Sentiero delle Operaie, che scende fino a Campione. Era il tragitto delle lavoratrici del cotonificio. Lo percorri pensando a loro, in salita, tutti i giorni.

C’è anche un’app, un podcast, un tour virtuale. Ma tutto questo non è stato creato solo per raccontare il territorio. È stato pensato per viverlo. Per capire che sopra il ‘solito’ Garda c’è molto di più. C’è un’esperienza che occupa una giornata intera. E che ti resta per molto più tempo.

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