Francesca Pascale, l’ex compagna di Silvio Berlusconi, ha di recente rievocato qual era il punto di vista del cavaliere sulla fedeltà.
In tanti, in passato, hanno pensato che il rapporto fra Silvio Berlusconi, noto politico e imprenditore milanese, e l’allora giovane e misconosciuta valletta partenopea Francesca Pascale fosse solo una questione di facciata. Lui aveva oltre quarant’anni più di lei ed era alle prese con uno scandalo sessuale…
Lei era una showgirl che, dopo aver lavorato su piccole reti locali ed essersi riciclata come militante di Forza Italia, sembrava particolarmente interessata ad avvicinarsi all’allora presidente del Consiglio… I dubbi dei più maliziosi si sono poi amplificati quando, dopo la separazione, la Pascale ha sposato la cantautrice Paola Turci.
In più occasioni, però, la Pascale ha ribadito che il suo rapporto con l’ex premier era autentico. La campana ha detto di aver amato Berlusconi sinceramente e di aver sofferto molto per la fine della relazione.
E, in una recente intervista rilasciata al programma Maschio Selvaggio di Rai Radio2, Francesca Pascale ha raccontato altri interessanti retroscena sulla sua relazione con il cavaliere Silvio Berlusconi. I due sono stati insieme circa quindici anni e il rapporto è stato caratterizzato da molti momenti di tensione.
La Pascale è diventata la compagna ufficiale di Berlusconi proprio nei giorni in cui l’ex presidente era alle prese con lo scandalo delle orgettine. E Berlusconi, si sa, voleva fare lo sciupafemmine ed era sempre circondato da belle ragazze.
La sua seconda moglie, Veronica Lario, poco prima della separazione, aveva attaccato duramente il fondatore di Mediaset, lasciando intendere di sentirsi offesa dal suo continuo e insistito interesse nei confronti di giovani ragazze. E tra queste giovani vi era appunto la Pascale, la quale, però, oggi ha confessato di aver sofferto parecchio di gelosia.
Francesca Pascale e il ricordo del particolare rapporto di Berlusconi con il concetto di infedeltà
La showgirl napoletana ha infatti dichiarato di aver spiato il cellulare del compagno, che all’epoca usava un vecchio Samsung. Ha detto anche che le bastava vedere la lucina accendersi nei suoi pantaloni per capire che gli stavano arrivando dei messaggi.
Francesca Pascale ha aggiunto di aver persino tentato di ingaggiare un investigatore privato per pedinarlo. Non le fu possibile portare avanti la propria iniziativa, perché Berlusconi era all’epoca il presidente del Consiglio e nessuna agenzia di investigazione voleva spiarlo.
E Berlusconi come reagiva alla gelosia della compagna? Secondo Francesca Pascale, il cavaliere era piuttosto sincero rispetto alla propria indole fedifraga. Nell’intervista, la Pascale ha per esempio evocato una frase assai rivelatrice pronunciata da Berlusconi.
“Oltre i mille chilometri non è tradimento“, ecco la frase del cavaliere. Berlusconi tendeva quindi a relativizzare la gravità morale e sentimentale del tradimento. Dal suo punto di vista, l’infedeltà poteva essere sempre giustificata in base alla distanza geografica.
Dunque, la lontananza, per Berlusconi, rendeva meno grave un eventuale tradimento. Al di là della battuta, la Pascale ha rievocato anche altri atteggiamenti non troppo corretti dell’ex compagno. Ha per esempio lasciato chiaramente intendere che Berlusconi era abilissimo nel farla sentire in colpa anche quando non aveva fatto nulla di male. Il cavaliere era quindi un manipolatore?
