A partire dal 1° gennaio 2026 saranno in vigore delle nuove disposizioni in relazione al bonus asilo nido: tutto quello che c’è da sapere.
L’Inps ha fornito tutti i chiarimenti in merito alle novità riguardanti il bonus asilo nido, il contributo rivolto alle famiglie con figli sino a 3 anni per aiutarle a sostenere le spese relative alla frequentazione degli asili o per l’assistenza domiciliare in caso di figli affetti da gravi patologie.

Secondo quanto disposto dal decreto legge “omnibus” 95/2025, dal 1° gennaio del prossimo anno sarà estesa non solo agli asili nido e alle spese relative di assistenza domiciliare. Non solo, è stata anche semplificata la procedura per presentare la domanda. Capiamo, nel dettaglio, tutte le novità riguardanti il contributo.
Bonus asilo nido, le novità dal 2026: cosa cambia per i beneficiari
Il decreto legge “omnibus” 95/2025 ha disposto delle modifiche per il bonus asilo nido, contributo introdotto nel 2017 per coprire le spese delle rette dell’asilo nido dei figli o per l’assistenza domiciliare per i figli affetti da gravi patologie croniche.

Il bonus è rivolto alle famiglie con figli di età sino ai 3 anni e l’importo è determinato dalla situazione economica dei richiedenti. In particolare, è possibile ottenere sino a:
- 3mila euro all’anno (270 euro mensili) per le famiglie con Isee sino a 25mila euro;
- 500 euro annuali (227 mensili) con Isee compreso tra 25.001 e 40mila euro;
- 500 euro all’anno (137 euro mensili) con Isee superiore ai 40mila euro.
Ai nuclei familiari che hanno un figlio nato a partire dal 1° gennaio 2024 è destinato un contributo extra di 600 euro che si somma agli importi appena elencati. Come abbiamo anticipato, dal prossimo anno sono state introdotte delle novità. La prima è l’estensione della misura per la frequenza di strutture come: nidi, micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi abilitati, come spazi gioco e servizi educativi in contesto domiciliare. Rimangono, invece, escluse i centri per bambini e famiglie non riconducibili all’educazione per la prima infanzia.
Un’altra novità riguarda la domanda per accedere al contributo. Nello specifico, i nuclei familiari non dovranno più presentare l’istanza ogni anno per il bonus nido: le istanze inoltrate dal 1° gennaio 2026 saranno valide per gli anni successivi sino a quando il minore avrà compiuto tre anni di età. Ovviamente, sarà necessario mantenere i requisiti per l’accesso alla misura e dimostrare le spese per la frequentazione della struttura o l’attestazione del pediatra per i minori affetti da gravi patologie croniche. Nessuna modifica per le modalità di presentazione: la richiesta può essere inoltrata in autonomia sul portale Inps o, in alternativa, rivolgendosi ad un patronato o un Caf.