Ecco come funziona la successione ereditaria tra zio e nipoti, soprattutto quando uno zio muore senza figli, coniuge o aver redatto un testamento.
Giuridicamente, nel nostro Paese l’eredità è regolata dal Codice Civile, in particolare dal Libro Secondo, Delle successioni, che comprende gli articoli 456–809. Il Codice contempla quattro casi principali. La successione legittima senza testamento, che stabile l’ordine degli eredi in assenza di testamento. La successione testamentaria, con attenzione rivolta ai temi della redazione, della validità e dell’interpretazione del testamento. Poi si parla dell’accettazione (che può essere espressa o tacita) e della rinuncia all’eredità. E, infine, arriva lo spazio dedicato alla successione dei parenti collaterali.

Quest’ultimo caso è quello che riguarda i nipoti dello zio, cioè i figli dei fratelli o delle sorelle del defunto. Secondo la normativa di base, costoro possono ereditare per rappresentazione se il genitore, cioè il fratello o la sorella dello zio, è, come si suol dire, premorto o rinunciatario. Più in generale, i nipoti possono ereditare solamente in assenza di eredi più prossimi. Valgono le citate regole della successione legittima e della rappresentazione.
Nel primo caso, cioè in quello della successione legittima, i nipoti possono ereditare solamente se lo zio non ha lasciato figli, né un coniuge, dei genitori o dei fratelli. La legge italiana segue infatti un preciso ordine gerarchico di parentela. Rispetto a tale ordine, i nipoti entrano in gioco soltanto quando tutti gli altri gradi sono esclusi.
Quando i nipoti ricevono l’eredità dello zio che non ha figli
Nel secondo caso, quello della rappresentazione, lo zio può inserire i nipoti nel testamento. Ma può farlo solo nel rispetto delle quote legittime riservate ai legittimari. Lo zio deve insomma dare ciò che spetta a figli e coniuge. In quest’ottica, i nipoti possono ricevere legati, cioè beni specifici, o essere interpretati come eredi universali, ma solo se non si ledono i diritti dei legittimari.

Il diritto successorio italiano tutela sempre la continuità familiare, e per farlo impone delle regole precise. Ecco perché i nipoti possono ereditare dallo zio solo in casi specifici. Cioè in assenza di eredi più prossimi o se inclusi nel testamento. Quando non c’è testamento, si applica automaticamente la cosiddetta successione legittima. Per la legge italiana, i primi beneficiari sono i figli, poi arriva il coniuge. Al terzo posto ci sono i genitori del defunto. Quindi compaiono fratelli e sorelle.
Solo a questo punto si intravedono i nipoti. L’eredità, per i nipoti avviene dunque per rappresentazione. Deve accadere che un fratello dello zio inserito come erede legittimo sia morto. In tal caso i suoi figli, cioè i nipoti del defunto, prendono il suo posto nella successione. Il principio in questione è sancito dall’art. 467 del Codice, quello che regola appunto la fattispecie della rappresentazione.