Sembra neve, ma scotta: le terme naturali dove l’acqua esce dalle rocce

Un paradiso terrestre ancora gratuito, dove l’acqua è calda ma si ha la sensazione di fare un bagno in un lago innevato.

Chi ama viaggiare sa bene quanto scoprire luoghi pazzeschi a prezzi contenuti sia tutto ciò che si può desiderare, anche solo per un weekend. Tuttavia, andare alla cieca non è poi così semplice, specialmente quando sappiamo benissimo se il nostro obiettivo è divertirci, esplorare o, più semplicemente, rilassarci. Ecco, se vogliamo proprio vagare alla ricerca dell’apoteosi del relax con un panorama mozzafiato, le terme naturali sono la soluzione ideale, soprattutto in autunno.

Terme naturali San Filippo: il calcare sulle rocce
Sembra neve, ma scotta: le terme naturali dove l’acqua esce dalle rocce – montecampioneskiarea.it

Il motivo? Sono vere e proprie pozze – nel senso più grezzo del termine – precedute da cascate bollenti che, via via, si raffreddano mescolandosi con l’acqua del fiume, creando così una temperatura calda e accogliente, il tutto con una vista da sogno. La cosa interessante? Quella di cui stiamo per parlare è completamente gratuita (anche se si parla di introdurre un ticket d’ingresso di 2 € a persona).

Fatto sta che, ad oggi, rimane una delle mete più suggestive per chi cerca luoghi come questi: ricchi di natura, bellezza e magia. Noi ci siamo stati e per questo vogliamo darvi qualche informazione su questo piccolo paradiso terrestre.

Un angolo di paradiso chiamato ‘Bagni San Filippo’

Nel cuore della Val d’Orcia, tra curve morbide, cipressi e borghi antichi, esiste un luogo che sembra appartenere più a un sogno che alla realtà: i Bagni San Filippo. Non si tratta di un centro termale artificiale o di una spa di lusso, ma di un vero e proprio spettacolo naturale dove la terra regala sorgenti calde, pozze fumanti e formazioni rocciose scolpite dal tempo e dai minerali.

Terme naturali bagni San Filippo
Un angolo di paradiso nel cuore della Toscana: i Bagni San Filippo – montecampioneskiarea.it

L’acqua sgorga a circa 48-50 °C e lungo il suo percorso deposita calcare, creando sculture bianchissime come la celebre ‘Balena Bianca’, una cascata solidificata che sembra uscita da un paesaggio fiabesco.

Noi ci siamo arrivati in auto e, se c’è un piccolo dettaglio da segnalare, è proprio questo: il parcheggio è a pagamento e non sempre economico, con tariffe che vanno da circa 1,70€ l’ora fino a 10€ per l’intera giornata. Una piccola pecca in un contesto che, per il resto, rasenta la perfezione. Perché sì, ne è davvero valsa la pena.

L’acqua è calda, il paesaggio incantevole e quelle rocce bianche immerse nel verde creano un contrasto unico, soprattutto in autunno. Evitare il weekend è consigliabile, perché l’afflusso può diventare importante, ma nei mesi di ottobre e novembre il flusso è decisamente più gestibile e si può godere del luogo in tranquillità. Unica accortezza: attenzione dopo le piogge, perché il fango può intorbidire le vasche e rendere il terreno scivoloso.

Il Comune ha anche ipotizzato l’introduzione di un piccolo ticket di 2€ per regolamentare gli ingressi e arginare i comportamenti incivili, sempre più frequenti. E forse è giusto così, perché un paradiso terrestre come questo merita di essere esplorato, ma anche rispettato.

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