Con il Decreto Salva Casa e le nuove proposte legislative in arrivo dal Governo Meloni si torna a parlare di una vera e propria sanatoria edilizia.
Il ministro Salvini si è impegnato parecchio per realizzare il cosiddetto Decreto Salva Casa, ovvero la legge 105/2024, spiegando però più volte di non voler intendere la novità alla stregua di una sanatoria edilizia. Con le nuove regole, il Governo ha puntato a una semplificazione dello stato legittimo degli immobili e ha introdotto tolleranze costruttive più ampie rispetto al passato.

Rispetto al primo punto, dopo il Decreto Salva Casa, non è più necessario ricostruire tutta la cronologia dei titoli edilizi per una compravendita o un intervento di regolarizzazione. Serve solo l’ultimo titolo valido, ovvero una SCIA, un permesso di costruire oppure una sanatoria, se tale documento è già stato verificato dal Comune. Per quanto concerne le tolleranze, il decreto ha reso sanabili le cosiddette “difformità minori“, come per esempio le variazioni interne, i rapporti aeroilluminanti, le distanze tra edifici e delle piccole modifiche strutturali.
Poi, è arrivata la normativa per la regolarizzazione di opere minori come verande, pergole bioclimatiche, vetrate panoramiche, tende e pannelli solari. Tutti interventi che ora rientrano nell’edilizia libera. La sanatoria edilizia vera e propria, nonostante le parole del ministro dei trasporti, è contemplata dal decreto. Nella nuova legge è infatti presente la possibilità di regolarizzare immobili costruiti prima della legge Bucalossi, anche in assenza di titolo. Dunque, gli abusi commessi prima del 1977 possono essere sanati.
E nei prossimi mesi sono attese altre importanti novità. Dovrebbe infatti arrivare la legge delega per il riordino dell’edilizia. Si tratta di una riforma più organica volta a semplificare tutta la normativa urbanistica e tecnica. Probabilmente, nella legge sarà inserita una norma per superare la doppia conformità per gli abusi pre-1967.
Casa: sanatoria edilizia commessi prima di una certa data, arriva la legge delega
Si punterà poi a rafforzare il valore di autocertificazioni e asseverazioni tecniche. E si cercherà di rivedere le regole vigenti su CILA, SCIA e permesso di costruire, aggiornando l’elenco delle opere di edilizia libera. L’altro punto fondamentale sarà l’introduzione di sanzioni proporzionate alla gravità dell’abuso.

Il nodo cruciale è la doppia conformità. E tutto girerà intorno alla data del primo settembre 1967, che corrisponde all’entrata in vigore della legge Ponte (n. 765/1967). Per la nuova legge, gli abusi edilizi commessi prima di questa data potranno essere sanati con procedure semplificate, senza dover dimostrare la doppia conformità.
In questo modo, il Governo crede di poter sbloccare milioni di immobili bloccati da irregolarità minori e valorizzare il patrimonio edilizio. Si lavora quindi per eliminare il vincolo che impone il rispetto delle norme sia al momento dell’abuso che al momento della sanatoria. Una novità che, sulla carta, dovrebbe rendere più facile regolarizzare difformità anche minime, che oggi impediscono vendite e ristrutturazioni. A oggi, il disegno di legge delega è pronto per l’approvazione in Consiglio dei Ministri.
In concreto, potrà beneficiare della nuova sanatoria edilizia chi ha una casa con piccoli abusi o irregolarità edilizie. Infatti, se l’abuso è stato fatto prima del primo settembre 1967 non servirà più dimostrare che l’opera era conforme alle regole sia al momento della costruzione che oggi. E l’Italia è piena di immobili, magari costruiti senza permesso o con abusi, che dovrebbero essere comunque stabili e sicuri.