Molti cittadini aspettano ancora i 500 € della Carta Dedicata a Te, ma non hanno visto nulla: ecco perché i tempi si stanno allungando più del previsto.
Quando si parla di soldi che dovrebbero arrivare ‘automaticamente’, l’attesa diventa ancora più snervante. La Carta Dedicata a Te, con i suoi 500€ promessi alle famiglie con ISEE sotto i 15.000€, era stata annunciata come una misura veloce e senza burocrazia. Eppure, a oggi, tantissimi cittadini si chiedono perché non sia ancora arrivata. Non è questione di malafede o di fondi spariti: la spiegazione è molto più semplice e riguarda i passaggi tecnici che stanno bloccando l’accredito.
L’INPS ha pubblicato le liste dei beneficiari solo a inizio settembre, trasmettendole ai Comuni. Da quel momento, ogni amministrazione locale ha un determinato lasso di tempo per verificare la residenza, escludere chi già riceve altri sostegni incompatibili e correggere eventuali errori anagrafici.
Un’operazione che sembra banale, ma che richiede tempo e personale. Una volta completata questa fase, le liste consolidate vengono rimandate all’INPS, che a sua volta le passa a Poste Italiane per attivare le carte fisiche. Un insieme di passaggi che può sembrare confuso, ma che in realtà segue processi più lineari di quanto sembri. Dopo tanta esposizione sull’argomento, però, anche quest’anno sorge spontaneo chiedersi senza troppi giri di parole: a che punto siamo davvero?
Quando arrivano i 500€ della carta Dedicata a Te e cosa aspettarsi
Insomma, la famosa ‘carta da 500€’ non è bloccata in un cassetto, ma segue un iter che inevitabilmente rallenta tutto. Ecco perché, nonostante gli annunci, i cittadini non l’hanno ancora vista tra le mani. Le tempistiche ufficiali indicano che la consegna e l’attivazione delle carte dovrebbe avvenire tra fine ottobre e inizio novembre.
Alcuni Comuni hanno già avvisato i beneficiari con messaggi o avvisi sui siti istituzionali, fissando date precise (Napoli, ad esempio, ha indicato il 31 ottobre come giorno di avvio). Altri, invece, sono ancora in fase di verifica e potrebbero slittare di qualche giorno.
Chi rientra nei requisiti non deve fare nulla: non c’è domanda da presentare, né moduli da compilare. Chi possiede già la carta verrà avvisato dal Comune o da Poste Italiane dell’avvenuta ricarica, mentre chi non l’ha mai avuta sarà convocato per il ritiro del nuovo strumento di pagamento. In entrambi i casi sarà direttamente il Comune a comunicare l’assegnazione, mentre Poste Italiane gestirà la consegna o l’attivazione.
L’importante è non cadere in trappole online: siti che promettono la carta immediata o chiedono dati personali non sono collegati all’INPS e vanno evitati.
Dunque no, la Carta Dedicata a Te 2025 non è sparita, ma – come ogni anno – si muove con i tempi lenti della macchina burocratica. La buona notizia è che i 500€ arriveranno: solo che, come spesso accade in Italia, bisogna armarsi di un po’ di pazienza in più rispetto a quanto annunciato all’inizio.
