Ballando con le stelle vs Tu si que vales è la sfida di ascolti del sabato sera: Milly Carlucci ha commentato così.
La sfida degli ascolti più attesa della stagione autunnale è partita e lo ha fatto col botto. Sabato 27 settembre, in prima serata, sono andate in onda le prime puntate di Ballando con le stelle e Tu si que vales, due tra le trasmissioni più amate del nostro piccolo schermo. Edizioni attesissime, quelle di quest’anno, per diverse ragioni. Lo show di Milly Carlucci dedicato alla danza è giunto alla sua 20esima edizione e può contare su un cast stellare, a partire da Barbara D’Urso.
Nella giuria di TSQV, invece, è approdato un gigante della tv come Paolo Bonolis, che ha preso il posto di Gerry Scotti. La prima ‘partita’ è stata vinta proprio dal programma targato Maria De Filippi, che ha ottenuto oltre il 28% di share, contro il 23% di Ballando. Una differenza piuttosto netta, ma proprio in merito alla sfida con la concorrenza, Milly Carlucci aveva detto la sua poco prima dell’inizio di questa nuova avventura. Ecco quali sono state le parole che ha speso circa la sfida tv
Milly Carlucci parla della concorrenza di Tu si que vales: “È una versione divertente”
Due signore della televisione al timone di due programmi tra i più seguiti di sempre. La prima partita della sfida del sabato sera è stata però vinta da Maria De Filppi, che con Tu si que vales ha intrattenuto oltre 4 milioni di telespettatori. Un grande risultato per Mediaset, ma per Milly Carlucci avere una concorrenza forte non è un aspetto negativo. Lo ha raccontato proprio lei in un’intervista a Bubinoblog.it, rilasciata proprio in occasione della partenza di Ballando con le stelle.
“Non ricordo di aver mai fatto un programma senza concorrenza. Ho sempre pensato a fare il meglio per il programma e nel tempo devo dirti che la concorrenza aiuta a non sederti mai sugli allori, a non fare il copia e incolla dell’anno prima”, ha spiegato la conduttrice. Che ha poi sottolineato come dietro questa “guerra” si nasconda in realtà un successo per tutti.
“È chiaro che nell’atmosfera da guelfi e ghibellini tipicamente italiana si grida alla vittoria o alla sconfitta di un programma per mezzo punto di share, ma è una versione divertente, dirai da bar dello sport o della tv. Se due programmi fanno ascolti alti, come noi e Tu si que vales lo scorso anno, hanno vinto tutti: conduttori, autori, canali, aziende”.
