“Questo cibo è israeliano, non compratelo”. Arriva la risposta di Coop Italia

Coop Italia è stata travolta da una bufera con l’accusa di vendere cibo israeliano. In molti hanno chiesto di non acquistare questi prodotti ed ora arriva la risposta da parte di questa nota catena di supermercati. Andiamo a vedere come stanno le cose.

Quanto sta accadendo in Medio Oriente sta lasciando tutti a bocca aperta in maniera del tutto fisiologica. Nella storia del genere umano, infatti, è la prima volta che si ha la possibilità, o la sfortuna, a seconda dei punti di vista, ad assistere ad un vero e proprio genocidio in diretta. Tra televisioni e social. Eppure, quel che desta ancor più indignazione di quanto sta facendo Israele è l’atteggiamento dei governi europei, da circa due anni alle prese con un immobilismo pregno di imbarazzo che sta facendo morire migliaia e migliaia di vittime.

Supermercato
“Questo cibo è israeliano, non compratelo”. Arriva la risposta di Coop Italia (Montecampioneskiarea.it)

Dal punto di vista emotivo si tratta di uno squarcio nel cuore per tante, tantissime persone ed in tal senso le reazioni delle persone sono, come è normale che sia, dettate dall’emotività. Ad essere travolta da una bufera stavolta è Coop Italia, che deve fare i conti con l’accusa di vendere prodotti israeliani. Per lo più coltivati proprio nel territorio in cui si sta compiendo questo genocidio. In tal senso, arriva anche la risposta da parte di questa catena di supermercati, che ha spiegato la propria posizione e come stanno realmente le cose.

“Questo prodotto è israeliano”, arriva la difesa da parte di Coop Italia

Su vari canali, tanti consumatori hanno puntato i riflettori sui datteri medjoul Fior Fiore che sono importati da Coop Italia da Israele e che sono prodotti proprio a Gaza. In molti hanno chiesto, come è anche fisiologico, di non acquistare questi prodotti. A spiegare come stanno realmente le cose, però, è la stessa Coop. Questi datteri, infatti, sono coltivati a Gerico, in Cisgiordania, e si tratta di una iniziativa che è stata sposata anche dal Ministero dell’Agricoltura Palestinese ed è nato inizialmente dalla Fondazione Giovanni Paolo II, la Custodia di Terra Santa e Unicoop Firenze.

Datteri
“Questo prodotto è israeliano”, arriva la difesa da parte di Coop Italia (Montecampioneskiarea.it)

Ma non è tutto. Il fine benefico di questi datteri venduti da Coop consiste nel fatto che una parte dei proventi dalle vendite vengono destinati a progetti di natura umanitaria tra cui quello della scuola francescana in una location assolutamente evocativa e suggestiva come Betlemme di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. Insomma, si tratta di un qualcosa che comprensibilmente ha destato qualche fastidio e delle polemiche, ma che ha una spiegazione ed anche un fine, di per sé, nobile e lodevole.

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