Per quanto riguarda l’Assegno Unico, arriva una svolta non di poco conto. Slittano i pagamenti ed i cittadini sono furiosi, in maniera del tutto inevitabile, ed andiamo a vedere qual è la risposta che dà da questo punto di vista l’INPS. Andiamo a vedere di che si tratta.
I prezzi stanno aumentando un po’ in ogni ambito da diverso tempo a questa parte e questo, sommato al fatto che gli stipendi sono fermi da tanto, tantissimo tempo, crea in maniera del tutto inevitabile tanti problemi di natura economica e finanziaria per le famiglie. Che, non a caso, sono sempre meno in termini assoluti ed anche meno numerose al loro stesso interno. Fare i figli, infatti, sta diventando sempre più impegnativo in termini economici. Non è certamente un caso il fatto che da parte dello Stato arrivino di tanto in tanto degli aiuti.

Si tratta di strumenti economici a sostegno dell’economia delle famiglie. In alcuni casi si tratta di benefici una tantum, mentre in altri casi di pagamenti mensili. Vincolati all’ISEE ma anche che prescindono dal reddito di quella determinata famiglia. Una delle misure più diffuse ed apprezzate in senso assoluto è senza ombra di dubbio l’Assegno Unico, che viene riconosciuta a tutte le famiglie che abbiano un figlio a carico fino al compimento, da parte di quest’ultimo, dei 21 anni di età. In tal senso, c’è da segnalare una notizia che fa poco piacere a tutti: slittano, infatti, i pagamenti ed arriva la risposta INPS.
Pagamenti Assegno unico, slittano ed i cittadini si infuriano: i dettagli
Quando si tratta di ricevere soldi da parte dello Stato c’è sempre grande attesa e si temono anche dei ritardi e dei pagamenti avvenuti in un periodo diverso da quello che è presente nel nostro immaginario. In tal senso, ci sono da registrare delle novità non di poco conto per quanto riguarda i pagamenti dell’Assegno unico. Molti cittadini, infatti, davanti alla notizia relativa al pagamento di questo beneficio in data 22 e 23 settembre. In molti hanno segnalato come si sia partiti pagandolo il 16 del mese ed ora siamo andati ben oltre quella data.

Da questo punto di vista, soprattutto a coloro i quali si affidano ai commenti sui vari social network, la risposta che arriva da parte di INPS a queste domande è sempre la stessa. E, dal suo punto di vista, è che l’ente in questione effettua questo pagamento sempre seguendo quelle che sono le linee guida che vengono indicate nella normativa di riferimento da questo punto di vista. Insomma, il più classico degli scarica-barili.