La Fondazione Veronesi consiglia cosa fare per rimuovere davvero i pesticidi dai cibi

La Fondazione Umberto Veronesi sottolinea spesso che non esiste il rischio zero per quanto riguarda l’esposizione ai pesticidi negli alimenti.

In tutta l’area UE, il rischio legato alla presenza di pesticidi nei cibi è considerato basso. L’Europa applica infatti un sistema di controllo molto rigoroso su ciò che viene prodotto e commercializzato. L’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, coordina programmi di monitoraggio come l’EU MACP e analizza ogni anno migliaia di campioni alimentari. I dati mostrano che, quasi ogni anno, il 99% dei campioni risulta conforme ai limiti di legge.

Pomodori e zucchine
La Fondazione Veronesi consiglia cosa fare per rimuovere davvero i pesticidi dai cibi – montecampioneskirea.it

Nel 2023, l’Italia ha analizzato 4.925 campioni. Il 98% è risultato conforme e il 2% oltre i limiti. Le non conformità riguardavano soprattutto frutta e verdura importate da Paesi non europei. Nello specifico, grano, peperoni, arance e tè.

E questi limiti sono particolarmente severi. L’UE stabilisce standard molto restrittivi per i residui di pesticidi negli alimenti, basati su valutazioni scientifiche costantemente aggiornate del rischio per la salute umana.

Tuttavia, è sempre consigliabile prestare attenzione e adottare alcuni accorgimenti per evitare di portare a tavola cibi contaminati. La Fondazione Umberto Veronesi ha affrontato il tema in diverse occasioni, attraverso articoli e approfondimenti.

Va però chiarito che nessun accorgimento può garantire l’eliminazione totale dei pesticidi. Si tratta piuttosto di fare tutto il possibile per ridurre significativamente l’esposizione quotidiana a contaminanti e sostanze potenzialmente nocive.

Consigli per ridurre i pesticidi negli alimenti: la lezione della Fondazione Umberto Veronesi

La prima regola da seguire secondo la Fondazione è quella di preferire prodotti locali e di stagione. Gli alimenti coltivati localmente e nel periodo giusto tendono di fatti ad avere meno residui chimici rispetto a quelli importati o fuori stagione…

Frutta e verdura in una vaschetta
Consigli per ridurre i pesticidi negli alimenti: la lezione della Fondazione Umberto Veronesi – montecampioneskiarea.it

Il lavaggio con acqua corrente non elimina completamente i pesticidi, ma aiuta a rimuovere buona parte dei residui superficiali. Per una maggiore efficacia, si consiglia l’uso di acqua e bicarbonato di sodio su frutta e verdura.

La buccia agisce spesso come filtro, trattenendo una parte importante dei residui. Mele, pere, pesche, cetrioli e zucchine andrebbero quindi consumate preferibilmente senza buccia. Poi, sebbene non siano completamente privi di pesticidi, i prodotti bio sono soggetti a normative più restrittive e, in generale, contengono meno residui. Ecco perché anche la Fondazione Umberto Veronesi sponsorizza i prodotti biologici.

Non è però raro che i prodotti bio possano contenere tracce di pesticidi per via di contaminazioni ambientali o di uso di sostanze ammesse, come per esempio il rame. I limiti legali, spiega la Fondazione, sono gli stessi dei prodotti convenzionali, ma più restrittivi per alimenti destinati a bambini.

Infine c’è il trucco del cuocere gli alimenti… In alcuni casi, anche pochi minuti di cottura possono contribuire a ridurre la presenza di pesticidi. Non si tratta però di una soluzione universale.

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