Partita iva senza pagare i contributi, si può: basta fare questo (ed è legale)

Partita IVA senza pagare i contributi? Ci sono alcune persone che non devono versare nulla, ecco di chi si tratta.

L’apertura della partita IVA rappresenta un passaggio veramente importante e questo riguarda proprio i lavoratori autonomi e professionisti. Non tutti lo sanno, ma la normativa prevede alcuni casi in cui è permesso attivare la posizione fiscale senza dover subire l’obbligo dei versamenti dei contributi.

Persona che fa calcoli
Partita iva senza pagare i contributi, si può: basta fare questo (ed è legale) (montecampioneskiarea.it)

Oggi è l’occasione giusta per capire tutto quello che c’è da fare, va detto che si tratta di un metodo legale, di cui a breve vi parleremo. Non resta che scoprire tutti i dettagli.

Obbligo di versamento? Quali sono le regole generali?

Tutti hanno a mente un concetto ben chiaro: con l’apertura di una partita IVA, si deve automaticamente aderire a una gestione previdenziale. Ovviamente tutto cambia in base all’attività esercitata. Proviamo a fare qualche esempio di come vanno un po’ le cose. Artigiani e commercianti hanno l’obbligo di contributi fissi annui, questo non cambia in base al reddito, ma tutto varia in base alla normativa vigente.

Documenti
Obbligo di versamento? Quali sono le regole generali?(montecampioneskiarea.it)

Caso diverso per professionisti iscritti a ordini, in questo caso devono seguire i regolamenti, anche in caso di attività non esclusiva. I professionisti senza albo, invece, devono necessariamente versare i contributi alla Gestione Separata. Tutto questo in altre parole significa che l’avvio della partita IVA implica una contribuzione obbligatoria. Attenzione, però, esistono dei nei quali l’obbligo può essere escluso o differito. Per intenderci i lavoratori subordinati full time che hanno deciso di avviare un’attività autonoma possono in totale libertà scegliere di non pagare i contributi aggiuntivi.

Quello che gioca un ruolo fondamentale è proprio il lavoro subordinato, se in questo caso viene svolto a tempo pieno e si dimostra che è la principale fonte reddituale, il lavoratore non deve versare ulteriori contributi per l’attività marginale avviata con partita IVA. Attenzione, però, è fondamentale tenere conto di alcuni aspetti. Di quali si tratta?

Il contratto di lavoro subordinato dovrà essere svolto a tempo pieno, per intenderci 40 ore settimanali, l’attività che si svolgerà dovrà essere registrata come commerciale o artigianale presso la Camera di Commercio e non deve in nessun caso rappresentare la principale fonte di reddito. Se ciò avviene l’esonero contributivo avverrà automaticamente, dunque, non servirà fare richiesta all’INPS. Inoltre ci sono dei vantaggi anche per alcuni lavoratori autonomi, in questo caso per quelli che esercitano una professione senza albo, fra questi troviamo i consulenti informatici, copywriter, esperti di marketing e fotografi. Quest’ultimi dovranno iscriversi alla Gestione Separata dell’INPS, ma avranno altre regole.

Gestione cookie