Una panchina da record e pensata per resistere al tempo e allo smog cittadino e per garantire perfetta accoglienza. Ecco dove trovarla.
Le panchine, nella loro apparente semplicità, sono importantissimi elementi di arredo urbano. Senza questi spazi di accoglienza, si perderebbero tante occasioni di relazione, di pause contemplative e di riflessione. Moltissime panchine hanno un valore storico e civile.

Tutti ricordiamo almeno una panchina importante nella nostra vita: quella del primo bacio, quella che ha accolto io nostro vecchio gruppo di amici od occupata da un nonno che non c’è più… In molti casi, una panchina può raccontare la storia di un quartiere o di un’intera comunità. A Milano c’è una panchina assai speciale. Particolare nelle dimensioni e importante come progetto. Un decoro che nasce da un illuminato piano di rigenerazione urbana e che esprime l’eccellenza dell’artigianato italiano e una nuova sensibilità, votata al rispetto per la natura.
La storia della panchina più lunga del mondo
La panchina in questione è da Guinness. Si trova nel cuore di un parco che celebra il passato industriale di Milano, ma esprime la voglia di trasformazione puntando a un futuro più sostenibile. Sedersi su questa panchina è come partecipare a un racconto… quello di una città che cambia, che si reinventa e che vuole imparare as accogliere.
La lunghissima panchina si trova nel Parco del Portello, un luogo che un tempo ospitava gli stabilimenti dell’Alfa Romeo, oggi riconvertito a spazio urbano naturale e di celebrazione del passato industriale. Proprio qui, in questo particolare scenario, trova posto una panchina sorprendente: la più lunga del mondo.

Questa seduta si snoda per ben 208 metri. Non procede dritta ma seguen una curva sinuosa che abbraccia tutto il paesaggio. Serve per sedersi, ma è anche un’opera architettonica che dialoga benissimo con l’ambiente. Con la sua forma semicircolare riesce a integrarsi con il profilo del parco, come un sentiero naturale. Progettata nel 2014 dall’azienda bergamasca Pacchiarini, che è specializzata in arredo urbano, la panchina si integra perfettamente nel contesto. E non è stato facile progettarla. Bisognava infatti trovare la giusta curvatura e il materiale ideale.
Alla fine, i progettisti hanno optato per un legno americano: il Douglas. Un prodotto rinomato per la sua resistenza agli agenti atmosferici e per la sua capacità di non riscaldarsi troppo al sole e non raffreddarsi eccessivamente d’inverno. Per costruirla sono stati necessari quasi duemila stecche di legno, lunghe quattro metri. La seduta è supportata da centinaia di gambe di ferro.